Neuropatie periferiche
Le Neuropatie Periferiche rappresentano un settore di rilievo delle malattie in ambito neurologico.
Il sistema nervoso consiste di due componenti: il sistema nervoso centrale, costituito da encefalo e midollo spinale, ed il sistema nervoso periferico, costituito da nervi che connettono il sistema nervoso centrale ai muscoli, alla pelle e agli organi interni.
Il sistema nervoso periferico è la parte che, quando è danneggiata, determina la neuropatia.
Le cause
La neuropatia periferica può essere determinata da vari fattori, come neoplasie, malattie infettive, esposizione a sostanze tossiche o farmaci o, ancora, cause ereditarie.
Nella pelvi, la neuropatia può essere dovuta a contrattura della muscolatura.
I sintomi
I sintomi della neuropatia periferica possono variare da sintomi motori, a sintomi sensitivi e vegetativi.
Possono presentarsi con impaccio nei movimenti più fini e riduzione della sensibilità delle dita delle mani, diminuzione di forza nelle gambe, sensazione di fatica nel compiere gesti come camminare o salire le scale.
Talora può essere presente una sintomatologia dolorosa associata. In questi casi si parla di dolore neuropatico o nevralgia.
Altre volte la neuropatia, come in ambito pelvico, può associarsi a disfunzioni di alcuni organi.
Tra le più comuni la neuropatia dolorosa post-herpetica e la nevralgia del trigemino.
Il dolore può presentarsi in modo acuto o lancinante, bruciante o pulsante, può iniziare come lieve e progredire nel tempo, o iniziare subito in modo intenso.
Può andare e venire in un arco di mesi o anni o essere costante.
Talora può essere associato a senso di intorpidimento, sensazione di formicolio, aumento della sensibilità della pelle lungo il percorso del nervo danneggiato, ipersensibilità al tatto o alla temperatura, sudorazione eccessiva.
La diagnosi
La diagnosi può essere talora non semplice.
Possono aiutare una accurata raccolta della storia anamnestica, questionari di rilevazione del dolore ed esame obiettivo.
Inoltre sono necessari esami del sangue, lo studio della conduzione nervosa con elettromiografia (EMG) ed eventuale imaging del nervo (TAC, RMN).
La terapia
Nei casi di nevralgia, in assenza di una causa scatenante identificata, il trattamento sintomatico si avvale in prevalenza di farmaci antiepilettici ed antidepressivi fino al blocco della conduzione nervosa e alla chirurgia.
In ambito pelvico, la neuropatia si avvale anche di farmaci miorilassanti.
Neuropatia del pudendo
La nevralgia del pudendo consiste in un dolore neuropatico cronico, che si aggrava quando il paziente è seduto.
In senso stretto dovrebbe essere esclusa, attraverso studi basati sulle immagini diagnostiche, la presenza di una causa organica.
Spesso si associa ad una disfunzione pelvica.
La nevralgia del pudendo è una sindrome caratterizzata da dolore pelvico cronico che può colpire entrambi i sessi.
Il dolore è posizionale e più intenso durante il giorno; peggiora tipicamente stando seduti per molto tempo e quando s’indossano abiti aderenti; si riduce quando ci si alza in piedi o si sta sdraiati.
Altri sintomi includono sensazione di bruciore e intorpidimento genito-anale.
La nevralgia del pudendo può influenzare notevolmente la qualità della vita di una persona.
Le cause
Sebbene le cause della nevralgia del pudendo siano variabili e il meccanismo non sia completamente noto, il comune denominatore è la compressione o l’intrappolamento del nervo nel suo canale (canale di Alcock), in seguito a danni, contratture, irritazioni e infiammazioni.
Per questo motivo, questa sindrome dolorosa è nota anche come “intrappolamento del nervo pudendo” o sindrome di Alcock.
Il nervo pudendo è anatomicamente vulnerabile alla compressione e all’intrappolamento lungo il suo decorso.
I pazienti con predisposizioni anatomiche (cioè canali più piccoli, una stretta finestra tra i legamenti ecc.) o anomalie biomeccaniche sono più suscettibili alle lesioni da compressione.
I pazienti possono avere una compressione asintomatica per un lungo periodo di tempo, quindi un fattore esacerbante e infiammatorio (chirurgia, ematoma, ciclismo, seduta prolungata, equitazione ecc.) provoca intrappolamento, disfunzioni nervose e sintomi.
Il nervo pudendo è anche vulnerabile alle lesioni da tensione, cioè il pudendo può andare incontro ad uno stiramento, oltre il suo limite normale, per molteplici motivi, provocando un’infiammazione neurale.
Possibili fattori includono: danno al nervo pudendo durante il parto vaginale, costipazione con sforzi ripetuti, accovacciarsi con pesi pesanti, disfunzione del pavimento pelvico, prolasso genitale, sindrome del perineo discendente, compressione del nervo pudendo da parte di muscoli o tessuti vicini, seduta prolungata, esempio da uso eccessivo della bicicletta, intervento chirurgico alla zona pelvica (interventi per la cura delle emorroidi/prolasso), frattura del bacino, presenza di masse benigne o tumorali che premono sul nervo pudendo ed herpes genitale.
La terapia
La terapia consiste nell’utilizzo di farmaci neuromodulatori, miorilassanti e riabilitazione del pavimento pelvico.
Talvolta può essere utile una valutazione posturologica con eventuale conseguente ginnastica posturale.
Se la persona lo desidera, è possibile intraprendere un percorso psicoterapico di sostegno per il dolore pelvico cronico.
A chi rivolgersi
Dott.ssa Patrizia Dacci, medico chirurgo, specialista in neurologia.
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