La fibromialgia è un complesso di manifestazioni dolorose artromialgiche, accompagnate da stanchezza, per
lo più senza un riscontro obiettivo agli esami ematochimici. Le regioni più spesso colpite sono: collo, spalle,
aree scapolari, regione lombosacrale, glutea e toracica.
Esistono cause concomitanti e aggravanti la condizione, contrassegnate da traumi o posture lavorative
(fibrositi del collo in guidatori di automezzi e facchini, fibrosite delle mani in giardinieri, ecc.) e sovente il
clima freddo ed umido peggiora la sintomatologia.
Tradizionalmente, l’infiltrazione dei punti dolorosi (trigger points) e le benzodiazepine sono approcci
efficaci, più degli analgesici assunti per bocca anche oppiacei. Utile la ginnastica posturale (vedi articolo
Fibromialgia e fisioterapia: i benefici di un percorso personalizzato con il fisioterapista) ed in alcuni
pazienti il ricorso a farmaci antidepressivi.
La Medicina Tradizionale Cinese
In questo panorama, il ricorso a terapie non convenzionali per il trattamento di una patologia cronica e
compromettente la qualità di vita chiama in causa la Medicina Tradizionale Cinese. L’agopuntura viene
applicata con successo per il trattamento dei sintomi della fibromialgia.
I punti utilizzati per l’agopuntura sono i punti dolorosi (ashi) delle zone interessate e che giacciono lungo il
decorso di particolari meridiani chiamati tendinomuscolari, i punti chiave di meridiani straordinari Dai Mai e
Yang Qiao Mai e della loggia energetica più colpita.
Per la Medicina Tradizionale Cinese, mente e corpo sono inevitabilmente uniti, per questo i meridiani
tendinomuscolari sono coinvolti anche in quanto espressione del nostro stile di vita, delle nostre gioie e
delle nostre sofferenze, sicché, simbolicamente, nel corpo (attraverso la postura sia statica che dinamica) si
inscrivono memorie averbali (Kespì, Yuen, Sciarretta). I tendinomuscolari (o muscoli dei meridiani, jin jing)
compongono un carapace fisico ed energetico che sottende il nostro stato mentale (Schatz et al.), l’insieme
delle emozioni in grado, di condizionare la forma corporea ed il suo movimento, cioè di favorire o inibire
l’azione di determinati muscoli e catene muscolari.
Per quanto riguarda i punti dolorosi ashi, essi sono quasi tutti posti in aree ricche di terminazioni tendinee
di Golgi e quindi in grado, per stimoli meccanici dati dall’agopuntura, di aprire un riflesso gamma-
motoneuronico di inibizione degli alfamotoneuronii e pertanto del tono e della tensione muscolare.
Sappiamo dall’antico libro classico Lingshu che l’insieme dei meridiani tendinomuscolari è controllato dal
Fegato e poiché il Fegato, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, è legato al Sangue ed alla circolazione
del Qi (energia vitale) si stabilisce una precisa relazione fra psiche-muscoli e forma corporea (Shatz-Larre-
Rochat De La Vallée, G. Boschi, M. Porkertt, C.H. Hampen).
I meridiani straordinari sono legati alla massa muscolare fin dallo sviluppo embrionale. L’impiego in coppia
dei punti chiave di DaiMai e YangWeiMai è molto attivo nei dolori migranti mioarticolari, soprattutto
quando contrassegnati da forte impegno psichico o particolare sensibilità atmosferica.
In quasi tutti i pazienti che presentano fibromialgia si riscontra un vuoto di Qi Milza con Vuoto di liquidi e di
sangue ed accumulo di umidità. Talvolta concomita Stasi di Qi e Sangue di Fegato, pertanto vengono quasi
sempre trattate queste logge energetiche.
Dott.ssa Sheila Varesano, Medico Chirurgo, Specialista in Anestesia e Rianimazione, Agopuntore presso
CasaMedica