Di seguito troverai una storia che parla di come alcuni “sguardi” possano indurre “timidezza” e creare difficoltà o blocchi nell’esprimere parti di sé, per la paura del giudizio e di come altri sguardi possano invece “nutrire” e mettere le ali. Buona lettura.
C’era una volta un usignolo, talmente timido che cinguettava di nascosto per evitare che qualcuno lo sentisse. Un giorno questo usignolo, sicuro che nessuno lo stesse guardando, né sentendo, diede voce al suo canto: fece dei cinguettii meravigliosi.
Non lontano, c’era un gruppo di naturalisti, che rimasero affascinati dalla bellezza del suo canto, dall’armonia del suo cinguettio… si avvicinarono per complimentarsi, pieni di ammirazione, ma l’usignolo volò via intimidito e spaventato. Loro lo raggiunsero e lo rassicurarono: “desideriamo solo farti i complimenti: hai una voce bellissima!”
L’usignolo faceva fatica a crederci. Troppe volte aveva ricevuto critiche quando si esprimeva con il suo canto, non aveva più il coraggio di condividere con altri un gesto così naturale per lui. Alcuni pensavano che volesse esibirsi o ostentare il suo talento, lo deridevano facendolo sentire sbagliato.
I naturalisti sapevano che i superficiali e gli invidiosi non erano in grado di cogliere la naturalezza del gesto dell’usignolo, e lo mal interpretavano.
Rassicurarono l’usignolo e gli consigliarono di aver cura nella scelta di chi frequentare, di dimenticare i commenti negativi dei superficiali e di continuare a cantare.
Dare voce al proprio talento è naturale, ritrovare il coraggio di esprimersi è una conquista, è come risvegliarsi da un lungo letargo.
Questa storia mi fa pensare ad una bellissima citazione di Mark Twain: “Stai alla larga da chi sminuisce i tuoi talenti e le tue ambizioni. La gente da poco fa di solito così, mentre i grandi spiriti ti fanno sentire che anche tu puoi essere grande.”
Quindi, non nasconderti, vivi i tuoi talenti, condividili e aiuta gli altri a fare lo stesso.
Ti propongo un esercizio, puoi farlo da solo o in compagnia.
Occorrente: una bottiglia, un bicchiere ed un foglio A4 per ogni partecipante.
Consegna: ognuno disegna sul suo foglio 8 cornici (come quelle dei quadri o degli specchi) e scrive dentro i suoi talenti, le qualità di cui è fiero, (non vuol dire essere vanitosi! Siamo un gruppo di naturalisti!! – non aspettare che siano gli altri a decidere per te quali siano).
Se fai questo esercizio con la tua famiglia, o con il tuo gruppo di amici, trasformalo in un gioco: al termine del lavoro individuale, piegate i fogli in più parti, metteteli in un contenitore e a turno prendetene uno. Ognuno dovrà avere il foglio con le cornici di qualcun altro e il suo compito sarà portare esempi delle qualità, dei talenti, che l’altro si è riconosciuto… e potrà aggiungerne altri.
Dopo un giro di condivisione, potrete aprire la bottiglia per brindare tutti insieme ai talenti di ognuno. La bellezza, salverà il mondo.
Dr.ssa Maria Grazia Maiellaro, psicologa, psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico, EMDR ed istruttrice di protocolli Mindfulness.