La cellulite o PEFS (Panniculopatia Edematosa-Fibro-Sclerotica) non è solo un problema estetico, ma una vera e propria patologia del connettivo dovuta ad un’alterazione dell’ipoderma (tessuto connettivo sottocutaneo). È caratterizzata da un disequilibrio dei sistemi venoso e linfatico che provoca un rallentamento del flusso ematico ed una stasi dei liquidi negli spazi intercellulari.
Il connettivo è il tessuto situato tra la pelle ed i tessuti più profondi, e forma una sorta di rete a maglie elastiche che separa, circonda e sostiene i muscoli, i visceri e i nervi. In esso vengono anche immagazzinati i grassi. Il suo strato più superficiale (connettivo fibrillare lasso pericellulare) svolge il fondamentale ruolo di smaltimento dei prodotti del metabolismo cellulare e nei processi di difesa dell’organismo; quello più profondo (ipoderma o sottocutaneo) protegge i tessuti più profondi dai traumi, limita la dispersione termica e mantiene il bilancio calorico (qui è depositato infatti il pannicolo adiposo o riserva energetica dell’organismo).
Il pannicolo adiposo, per assolvere correttamente alle proprie funzioni, deve essere ben vascolarizzato.
Il meccanismo è il seguente: Ostacolo alla circolazione della massa adiposa > Sofferenza > Alterazioni morfo-funzionali nell’ipoderma e nel derma > Ristagno delle scorie metaboliche > Intossicazione locale ed infiammazione = cellulite > Sclerosi dei tessuti.
Cellulite: difesa dell’organismo
La cellulite viene identificata come una difesa dell’organismo nei confronti di sostanze tossiche che l’organismo non riesce ad eliminare a causa di disturbi circolatori o per un’insufficiente funzionalità degli emuntori fisiologici. È inquadrabile inizialmente come una fase di infiammazione che può evolvere in una fase di deposito e poi in una fase di impregnazione (inquadramento omotossicologico).
La cellulite è anche classificata in quattro stadi:
- Edematosa (fase di infiammazione)
- Edematosa avanzata (fase di deposito)
- Fibrotica (fase di impregnazione)
- Fibrotica avanzata (fase di degenerazione)
L’approccio alla paziente con cellulite consiste nella disintossicazione dell’organismo attraverso un regime alimentare integrato, e nello svolgimento di un’appropriata attività fisica. Contemporaneamente, è necessario impostare una terapia orale di drenaggio che attivi i meccanismi disintossicanti e che sostenga gli emuntori fisiologici dell’organismo. A questo punto si introduce la MESOTERAPIA.
La Mesoterapia
La Mesoterapia è “un procedimento terapeutico che consiste in una serie di micro-iniezioni nel derma e ipoderma di deboli quantità di farmaci”, “poco, raramente e nel punto giusto”, ”…cerca di avvicinare il luogo della terapia al luogo della patologia per una maggiore efficacia” [Michel Pistor, 1924-2003].
Prevede un cocktail di farmaci scelti sulla base dello stadio e delle caratteristiche della cellulite presentata dalla paziente e miscelati in un’unica siringa per poi essere iniettati. Data la multifattorialità eziologica della cellulite, nel protocollo saranno presenti farmaci per l’apparato circolatorio, il drenaggio del connettivo, il riequilibrio del sistema endocrino, la lipolisi e la rivitalizzazione ed il rassodamento dei tessuti.
La terapia iniziale consta di un ciclo di almeno 10 sedute mono-settimanali consecutive, mentre quella di mantenimento consta di richiami di 3-4 sedute 1-2 volte all’anno.
Il cocktail mesoterapico viene iniettato con microiniezioni in alcuni punti di agopuntura dei meridiani di Milza-Pancreas, Fegato, Vescica e Rene, e nelle zone di interesse.
Adiuvanti eccezionali e consigliate sono un buon trattamento topico cosmeceutico e massoterapico.
Altri campi di utilizzo della mesoterapia sono le adiposità localizzate, il rassodamento e la rivitalizzazione dei tessuti.
Dott.ssa Marta Merlini, Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale, esperta di Medicina Estetica. Attualmente in formazione in Medicina Tradizionale Cinese e Agopuntura.