La riduzione di movimento spontaneo, degli spostamenti del quotidiano, delle attività relazionali che ci connettono con il mondo comportano un abbassamento delle richieste energetiche da parte del nostro organismo. Tuttavia, in una condizione di forzata permanenza al domicilio, aumentano la noia e le occasioni di “spizzicaggio”, in cui senza avere un reale bisogno di cibo o una sensazione di fame, si tende a mangiare gli alimenti che ci ispirano aprendo la dispensa.
Non bisogna preoccuparsi per questo comportamento, che è assolutamente normale e comune ai più. Essere consapevoli però della situazione è già un inizio per affrontarla e cambiarla: mangiare con consapevolezza, essere presenti nel momento del pasto non solo con la bocca ma anche con la testa e con il cuore, fare chiarezza e rendersi conto di quanto si sta introducendo, è il primo passo per evitare di mangiare in eccesso. Questa forma di consapevolezza permette inoltre una modica introduzione di alimenti che vanno a sfamare il nostro animo, con i quali ci sentiamo coccolati, perché nella connessione tra intestino e cervello, il cibo ha anche questo valore: un pezzetto di cioccolato, una tazza di latte caldo con 2 biscotti, 4-5 taralli… E’ pertanto fondamentale identificare se stiamo mangiando “per noia” e in modo distaccato, o in piena consapevolezza.
3 CONSIGLI PER PREVENIRE LA FAME PER NOIA
- RIEMPIRE LA GIORNATA: è giunto il momento di riprendere in mano tutte quelle cose che si sono accantonate per tanto tempo, come sistemare gli armadi, riordinare gli album di foto, pulire la casa in ogni suo angolo, fare un murales, montare uno scaffale, studiare un testo antico, fare yoga tutte le mattine e una seduta di addominali tutti i pomeriggi e dello stretching tutte le sere… oppure di iniziare una nuova attività e riscoprirsi dei bravi pittori, musicisti, cuochi, scrittori, estetisti, video maker… Insomma, rendere la giornata PIENA, riducendo le occasioni di noia.
- PRIMA DI TUTTO, UN BICCHIERE DI ACQUA: quando passando per la cucina arriva quel desiderio di qualcosina da mettere tra i denti, imponetevi di iniziare con un bel bicchiere di acqua, tante volte la sensazione di sete viene scambiata per fame. Considerando che ogni giorno dovremmo bere 1,5-2 litri di acqua, questa è sicuramente un’occasione per introdurne un po’. Per soddisfare il palato, potremmo sostituire l’acqua con un infuso o una tisana non zuccherata, oppure se lasciamo in ammollo in una brocca delle fette di limone o altra frutta, delle foglie di menta o delle stecche di cannella, l’acqua si aromatizza e quando la beviamo ci lascia un gusto diverso in bocca. I miei preferiti: zenzero e limone, mela e cannella, menta fresca. Nella maggior parte dei comuni italiani l’acqua del rubinetto è potabile e non è necessario comprarla: teniamo vicino a noi una bottiglia o brocca che riempiamo regolarmente.
- . PROGRAMMARE I PASTI: un modo per non fare pasti o spuntini inutili è quello di programmare i pasti della giornata successiva, un’azione facile da fare quando non c’è il rischio di essere invitati fuori a cena, oltre che coinvolgente per la famiglia. Meglio farlo a stomaco pieno, quindi magari a conclusione della cena si programma la giornata successiva, ed ogni familiare fa una proposta, così che non è la mamma/il papà a decidere, ma ognuno mette la sua parte. Si decide pertanto cosa si mangerà in ogni pasto, non solo quelli principali, ma anche gli spuntini, e lo si mette per iscritto. Sarebbe meglio che i pasti condivisi (solitamente pranzo e cena) siano uguali per tutta la famiglia, mentre gli spuntini e la colazione possono essere adattati ai gusti di ciascuno. Aver deciso in prima persona cosa si mangia ed averlo scritto nero su bianco riduce la tentazione di mangiare altro.
Dr.ssa Irene Pozzebon, dietista