alcolici e adolescenti
Psicologia

Alcol e adolescenza: nuove mode pericolose

Da qualche anno anche in Italia, il consumo di alcol sta diventando una presenza costante nella vita degli adolescenti.
Nel 2019 si sono verificati diversi casi di ragazzini finiti all’ospedale per abuso di alcol.

I dati ISTAT non sono rassicuranti: il 40% degli adolescenti beve vino, il 50% beve birra, il 22,4% liquori.
Il dato più allarmante è che il 42% ha bevuto il primo bicchiere dopo i dieci anni mentre il 27,3% anche prima.
Dove vanno ricercate le cause di questi numeri?
Sia nella maggiore disponibilità  di offerta che nei cambiamenti dei modelli di consumo.
Dal modello mediterraneo cioè dal rituale del bere ai pasti si è passati al modello anglosassone dove il bere ha un valore comportamentale connesso alla sensazione del’adolescente di essere più disinibito ed integrato nel gruppo. Il consumo di alcol risponde spesso anche al bisogno di rafforzare la propria identità, di affermare la propria indipendenza e di considerarsi adulto.

Ma quali sono gli “stili del bere” diffusi tra gli adolescenti?

  • lo stile conviviale ovvero l’alcol contribuisce a creare convivialità e facilita le relazioni.
  • lo stile affermativo maschile, i ragazzi bevono per mostrarsi più virili.
  • lo stile affermativo femminile, le ragazze bevono per mostrarsi o sentirsi più disinvolte ed emancipate.
  • lo stile omologante, si beve per aumentare la percezione di appartenenza al gruppo.

Negli ultimi anni sempre più giovani sono alle prese con lo “sballo alcolico”, un fenomeno molto diffuso che ha a che fare con le nuove pericolose mode.
Fra queste spicca il binge drinking: l’assunzione episodica e in breve tempo di grandi quantità di alcol fino al raggiungimento di un vero e proprio stato di ubriachezza.
Non meno pericoloso il drelfie da drink + selfie e che consiste ne farsi fotografare ubriachi anche nelle peggiori condizioni. Le foto poi vengono pubblicate sul web per ottenere like.
Viene praticato dagli adolescenti anche il pub crawl che consiste nel bere alcolici in diversi pub nell’arco di una sola serata muovendosi a piedi da un locale all’altro dalle 20-21 fino alla 1-2 di notte.
L’ultima frontiera dello “sballo” è l’eyeballing cioè alcol negli occhi. E’ la moda di portar l’imboccatura della bottiglia a livello dell’occhio, come se la si stesse bevendo, per ottenere, si dice, effetti di euforia ed ebbrezza. La verità è che i ragazzi arrivano all’eyeballing già completamente ubriachi ed è difficile credere che l’effetto sia reale. Tale pratica provoca persino  una temporanea cecità e può causare danni oculari permanenti.

Il costante aumento dell’abuso di alcolici in giovane età è un fenomeno preoccupante ed è per questo che diventa indispensabile incoraggiare i giovani ad uno stile di vita sano per guadagnare salute e prevenire la precoce insorgenza di malattie croniche o invalidanti.
La famiglia con l’aiuto anche di figure specializzate e la scuola possono esercitare un ruolo importante nella promozione di iniziative per contrastare questo fenomeno.

A CasaMedica è attivo un Progetto dedicato agli adolescenti a cura della dr.ssa Alessandra Guerrieri, psicologa e psicoterapeuta, un servizio che si rivolge ai ragazzi e alle ragazze nella fascia di età che va dai 12 ai 20 anni, ai loro genitori e, in generale, al contesto familiare.

Per maggiori informazioni sul progetto vi invitiamo a cliccare il seguente  link: https://bit.ly/2rg0BoS