Il consumo giornaliero di succo di melograno potrebbe ridurre il declino della memoria legato all’età in persone sane, cioè senza problemi neurologici specifici.
Uno studio randomizzato con 261 partecipanti ha mostrato score migliori al Brief Visuospatial Memory Test-Revised, un test per la valutazione della memoria, nelle persone che bevevano succo di melograno per 12 mesi, rispetto alle persone che assumevano placebo.
La memoria tende a diminuire con il passare degli anni, sulla base di fattori genetici e di stile di vita. Fino al 50% dei casi di Alzheimer in tutto il mondo sono principalmente attribuibili a sette maggiori fattori di rischio: depressione/stress, obesità, ipertensione, diabete, sedentarietà, fumo, scarsa educazione/inattività cognitiva.
Alcuni studi scientifici suggeriscono che i fattori inerenti lo stile di vita sono ancor più importanti che i fattori genetici, e una delle aree maggiori è quella della nutrizione.
Lo studio sull’assunzione del melograno è stato condotto dal dr Small e colleghi presso University of California Los Angeles (UCLA) Longevity Ceter. I partececipanti avevano tra i 50 e i 75 anni, due terzi erano donne, e dovevano bere 240 ml di succo al giorno.
Esistono diverse teorie su come il succo di melograno impatti sulla memoria, incluso un effetto diretto sul sistema nervoso centrale o un possibile meccanismo attraverso il microbiota intestinale. Il dr Small infatti aveva precedentemente notato, attraverso studi sugli animali, che la flora intestinale poteva cambiare grazie al succo di melograno, impattando in modo positivo sulla memoria e l’apprendimento (i batteri intestinali producevano particolari sostanze a partire dai polifenoli del melograno, che erano in grado di superare la barriera emato-encefalica). Inoltre il melograno ha un effetto antiossidante e anti-infiammatorio e può avere effetti anti-amiloide (materiale proteico che può depositarsi in modo anomalo portando patologie).
Fonte: Pomegranate Juice May Slow Age-Related Memory Decline – Medscape – Mar 05, 2019