Educare significa accompagnare all’autonomia, far si che il bambino e la bambina facciano emergere le potenzialità e le competenze che consentiranno loro di far fronte alla crescita.
Come si raggiunge l’autonomia?
Ogni fase dello sviluppo infantile ha delle sue caratteristiche specifiche.
Ad ogni età occorre far riferimento a principi educativi differenti: gli interventi educativi vanno modulati all’età specifica. Quello che vale per un bambino di 3 anni è diverso da ciò che occorre per un ragazzo di 11.
Primo anno
Il medico e psicoanalista inglese Donald Winnicott scriveva: “il primo anno di vita deve essere di autentica devozione verso il neonato”. La cosiddetta mamma “sufficientemente buona” deve essere sufficientemente disponibile.
La condizione del neonato è di profondissima immaturità. Serve molta disponibilità perché il bambino possa trovare accoglienza e risposta a quei bisogni che da solo non può soddisfare. Questi sono i mesi in cui si sviluppa il cosiddetto attaccamento primario: un’esperienza di relazione, profonda e importante, che sarà alla base di tutti i rapporti di fiducia, amicizia e amore della vita.
Tre sono gli elementi di cui si sostanzia questa relazione:
il contatto pelle-pelle,trasformare i momenti di accudimento in momenti di scambio relazionale e affettivo.
Durante il primo anno di vita del bambino non occorrono componenti pedagogiche a carattere normativo.
L’essenziale è sintonizzarsi con le sue esigenze per dare risposte adeguate.
Dai 2 ai 3 anni
In questa fase inizia il processo che conduce all’acquisizione di una progressiva autonomia.
Diventa necessario cominciare a porre qualche divieto: non regole, ma ma “informazioni” che consentono al bambino e alla bambina di mappare il proprio territorio nel quale compiere tante nuove esplorazioni.
Il bambino ha bisogno di fare esperienza: sensoriale, sociale.
Dai 4 ai 6 anni
Progressivamente il bambino apprende delle capacità di fare da solo e cerca di differenziarsi per trovare una sua individualità.
Il bambino a partire dal quarto anno di vita ha bisogno di differenziarsi dai genitori.
Un altro tema importantissimo è quindi anche quello del pudore: è importante abbandonare forme eccessive di promiscuità.
Occorre dare le prime regole e stabilire confini e distanze.
Dr.ssa Lorenza Comi, pedagogista.