Menopausa, Nutrizione

Controllare le vampate di calore della menopausa con la dieta: è possibile?

Le vampate di calore sono improvvise sensazioni di aumento della temperatura corporea tipicamente associate alla menopausa. Sono in genere più intense a livello del volto, del collo e del petto e possono essere accompagnate da un aumento della frequenza cardiaca e da una sudorazione intensa seguita da una sensazione di freddo.

Per molte donne sono occasionali, per altre invece sono frequenti e compaiono anche di notte incidendo in modo importante sulla qualità della loro vita.

C’è un modo per ridurre le vampate di calore?

In un recente studio è emerso che una dieta vegetale a maggior contenuto di soia e a basso apporto di grassi è in grado di modulare non solo la frequenza diurna e notturna delle vampate di calore ma anche la loro intensità.

Nello specifico le donne che per 12 settimane hanno seguito una dieta vegana a basso apporto di grassi arricchita di soia cotta, hanno dimostrato una diminuzione del 95% della frequenza diurna e notturna delle vampate di calore, rispetto alle donne che hanno seguito la propria abituale alimentazione.

È emerso inoltre un miglioramento dell’intensità delle vampate stesse, passate da gravi a moderate per il 96% delle donne.

Poiché la dieta vegana era impostata anche per essere povera di grassi, le partecipanti hanno ridotto anche il proprio peso corporeo, perdendo in media 6,4 chilogrammi.

Come fa la dieta a modulare le vampate?

Gli esperti dello studio hanno evidenziato come l’aderenza ad una dieta vegetale vada a modulare il microbioma intestinale. Nello specifico è emerso che coloro le quali hanno aderito alla dieta presentavano una minor abbondanza di batteri come Porphyromonas e Prevotella, associati alla riduzione delle vampate ‘’gravi’’ diurne, e una minor presenza di Clostridium asparagiforme, associato alla riduzione totale delle vampate di calore “gravi” notturne.

Si è evidenziato poi che la maggior presenza di alimenti vegetali, tra cui un maggior consumo di soia, potrebbe avere un effetto stabilizzante sui livelli di estrogeni e quindi aiutare ad alleviare le vampate.

È bene dire che questa ipotesi deve ancora essere confermata da studi più numerosi e ampi. Anche l’abbondanza di Porphyomonas e Prevoltella corporis e la loro relazione con la frequenza dei sintomi vasomotori sono scoperte del tutto nuove, che lasciano ampio spazio ad ulteriori analisi. In conclusione questa analisi esplorativa ha rivelato potenziali associazioni tra i cambiamenti nei sintomi vasomotori in risposta a un cambiamento di dieta e ai cambiamenti nel microbioma intestinale. Sono comunque necessari studi clinici randomizzati più ampi per indagare maggiormente su questa possibile nuova frontiera.

A chi rivolgersi

L’articolo è a cura della Dott.ssa Francesca GiupponiBiologa Nutrizionista

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