La gravidanza è un impegno che il corpo prende quando ha estrema fiducia nelle proprie risorse.
È giusto che sia la donna che l’uomo si prendano cura del proprio benessere ancora prima di pensare ad una gravidanza, assumendo dei comportamenti e stili di vita che possano proteggere la propria fertilità.
Si parla di infertilità indistintamente per gli uomini e per le donne e la causa del problema viene spesso legata all’età del concepimento che si è spostata verso l’alto, ma esistono anche una serie di numerose nuove problematiche sempre più frequenti tra i giovani.
Esistono infatti abitudini e stili di vita sbagliati che possono ridurre il patrimonio fertile e vanno limitati anche quando il desiderio di gravidanza è solo un pensiero lontano. È sorprendente come piccoli aggiustamenti, anche nel modo di alimentarsi, possano cambiare il quadro generale e ricreare le condizioni ottimali per la fertilità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ricollega il costante aumento dell’infertilità nella popolazione alla diffusione delle seguenti abitudini:
- età sempre più elevata in cui si cerca la gravidanza
- sovrappeso e obesità
- fumo
- alcol
- uso di farmaci
- inquinamento
- aumento delle malattie sessualmente trasmissibili
Come l’alimentazione influenza la fertilità
Ma qual è il ruolo dell’alimentazione nella ricerca di una gravidanza?
I dati scientifici ci dimostrano che gli alimenti giusti possono influenzare la fertilità, e non poco!
Diversi studi hanno dimostrato come aumentare il consumo di cereali integrali e pesce di buona qualità, per la presenza degli omega-3, e ridurre il consumo dei grassi saturi, può migliorare le possibilità di portare a termine una gravidanza.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli alimenti della fertilità.
Cibi consigliati e sconsigliati per la fertilità
CIBI CONSIGLIATI:
- Frutta secca e pesce azzurro (alici, sardine, sgombro, salmone…) per il contenuto in Omega-3, grassi essenziali assunti con l’alimentazione e che hanno un ruolo fondamentale per il nostro sistema nervoso.
- Verdure a foglia verde (spinaci, bietole, rucola, broccoli), fonti di acido folico, fondamentale per la protezione dall’anemia che in gravidanza può incidere sulla trasmissione di caratteri ereditari diventando un fattore di disturbo.
- Olio extravergine di oliva e avocado per l’alto contenuto in polifenoli, antiossidanti fondamentali per la protezione dell’organismo.
- Cereali in chicco integrali, che contengono zuccheri a lento assorbimento per evitare i picchi insulinici.
- Legumi, ricchi di fitoestrogeni per l’equilibrio ormonale femminile, e inoltre forniscono un giusto apporto di proteine di origine vegetale.
- Carni bianche di ottima qualità (pollo, tacchino) ricche in vitamina B6.
- Crostacei (molluschi, ostriche, aragoste) ricchi di zinco, indispensabile per la maturazione della cellula uovo.
- Frutta, soprattutto agrumi, kiwi, mele, pere, frutti di bosco, pomodoro, peperoni, in generale ricchi in vitamina C.
CIBI SCONSIGLIATI:
- Farine e cereali raffinati, in generale alimenti a basso indice glicemico, facilmente sostituibili con il loro corrispettivo integrale.
- Piatti pronti e inscatolati
- Caffeina influisce negativamente sull’equilibrio ormonale. È consigliabile assumerne massimo 2 tazzine al giorno.
- Carne rossa: limitarne il consumo a favore di proteine vegetali (piselli, ceci, fagioli…)
- Crackers, merendine e biscotti e dolci, soprattutto se confezionati, possono contenere grassi “cattivi” che possono provocare microinfiammazioni in alcuni tessuti.
- Insaccati ad elevato tenore di grassi saturi.
- Alcolici e superalcolici.
- Disregolatori Endocrini, sostanze chimiche o tossine che interferiscono con l’equilibrio ormonale: Bisfenolo (presente nei contenitori di plastica), mercurio, arsenico, pesticidi…
Consigliamo di tenere a mente questi consigli senza tuttavia vivere l’abitudine alimentare come una “fissazione”. È importante prendere consapevolezza delle proprie scelte alimentari ricercando il proprio equilibrio fisico e mentale.
Consumo di carboidrati e fertilità
Piccolo focus sul consumo di carboidrati. Alcuni studi hanno evidenziato che un eccessivo consumo di tale macronutriente può incidere sulla funzione ovarica, a causa dell’aumento di glicemia (livello di zuccheri nel sangue) che provoca un picco insolito di insulina.
Alimentazione e procreazione medicalmente assistita
Quando una coppia effettua un percorso di PMA (procreazione medicalmente assistita) viene consigliato di bilanciare l’apporto insulinico, per calibrare gli effetti della terapia ormonale e favorire l’impianto dell’embrione.
A chi rivolgersi
L’articolo è a cura della Dott.ssa Francesca Giupponi, Biologa Nutrizionista