Negli ultimi decenni lo stile di vita delle donne è radicalmente cambiato. Abbiamo di fronte donne sempre più consapevoli e sessualmente attive, anche quando il corpo cambia assetto ormonale, come nel caso della menopausa. Per risolvere alcune delle problematiche tipiche di questa fase, come l’atrofia delle mucose, possiamo ricorrere alla radiofrequenza ed elettroporazione. La nostra ostetrica Stefania Azzalini ci spiega come funziona questo trattamento.
I sintomi della menopausa in zona vulvare e vaginale
Lubrificazione delle mucose e buon trofismo dei tessuti sono fondamentali per una vita sessuale positiva e senza dolore. L’assetto ormonale in cambiamento, con il calo di estrogeni a partire dalla premenopausa, possono però creare una reazione a livello della mucosa vulvare e vaginale con conseguente assottigliamento del tessuto e una maggiore iperestesia locale (sensazione di dolore al tocco). L’area maggiormente soggetta a queste modifiche, e ai relativi sintomi, è il vestibolo, in particolare la zona della forchetta, ovvero l’introito della vagina.
I sintomi possono essere:
- Importante sensazione di secchezza;
- Dispareunia (dolore ai rapporti) di diversa entità;
- Microlesioni a livello della vulva;
- Bruciore;
- Prurito diffuso.
Una conseguenza di questi fattori è il calo della libido, di cui in parte è responsabile anche l’assetto ormonale in cambiamento. Inoltre, quanto più la donna sentirà dolore nella zona vulvare e vaginale, più metterà in atto dei gesti di evitamento nei confronti dei rapporti, a livello conscio e inconscio. La corteccia cerebrale, infatti, ha memoria queste sensazioni negative e porta il corpo a mettere in atto dei comportamenti che non permettono la ripetizione di queste sensazioni dolorose.
Le terapie proposte per alleviare l’iperestesia vulvare e vaginale
È importante offrire un trattamento terapeutico efficace, indolore e di gradimento da parte della paziente. Il primo proposto generalmente è la terapia ormonale (sistemica o locale). Esso deve essere prescritto da parte dello specialista in ginecologia e non tutte le donne desiderano utilizzare ormoni o ne trovano un completo beneficio.
Un’alternativa sono le infiltrazioni locali di farmaci o preparati specifici che hanno l’obiettivo di rimpolpare e migliorare il trofismo del tessuto. Questo tipo di trattamento, tuttavia, può essere giudicato invasivo e scartato per paura di sentire dolore.
Il trattamento di radiofrequenza ed elettroporazione
Negli ultimi anni si è fatto strada un altro trattamento terapeutico della distrofia delle mucose: la radiofrequenza e l’elettroporazione.
Nella prima fase l’azione della radiofrequenza genera una reazione tissutale a livello della zona di applicazione, agendo nei seguenti modi:
- stimola la produzione di collagene self,
- migliora la circolazione a livello del tessuto,
- stimola la produzione di citochine antinfiammatorie.
La seconda fase del trattamento è l’elettroporazione: è una metodica di trasfezione temporanea e reversibile che permette di introdurre nella cellula dei principi attivi in base idrofila. Questo fa sì che le sostanze utilizzate passino da una cellula all’ altra e vengano rilasciate nel comparto
Transdermico profondo della cute. L’azione sul tessuto è affine a quella delle micro-infiltrazioni con siringa, solo che in questo caso non viene utilizzato alcun tipo di ago perché si agisce direttamente sulla cellula.
Questo trattamento è ideale per le donne che non desiderano o non possono usare ormoni, o per le donne che non hanno avuto buona responsività ad altre tipologie di approcci.
Come avviene una seduta di radiofrequenza ed elettroporazione
Il prodotto di elezione per questi trattamenti è l’acido ialuronico a basso peso molecolare, che ha funzione riempitiva e migliorativa a livello della mucosa e del tessuto. È un prodotto non invasivo e altamente tollerato. Possono essere scelti altri prodotti a seconda delle esigenze personali della donna, da concordare durante la prima seduta. Si può utilizzare un manipolo esterno oppure un manipolo interno (una sonda vaginale di piccole dimensioni), a seconda delle esigenze e sintomi della paziente. Il trattamento è completamente indolore: si sente soltanto nella prima fase un leggero tepore e nella seconda fase una sensazione di ticchettio.
Come si organizzano i trattamenti di radiofrequenza ed elettroporazione?
Inizialmente sarà necessaria una fase di attacco che consiste in una serie di sedute ravvicinate: 5-8 sedute ogni 7-10 giorni circa. I benefici del trattamento si conservano poi nel tempo, anche attraverso alcune sedute di mantenimento.
A chi rivolgersi
L’articolo è a cura della Dott.ssa Stefania Azzalini, Ostetrica, Master Universitario in Medicine non Convenzionali. Specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico, utilizza ed integra diverse tecniche riabilitative a seconda dei bisogni delle donne che assiste.
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