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Osteopatia e cicatrici: perché sono importanti
L’importanza delle cicatrici consiste in due aspetti:
- il tessuto di cui sono fatte è differente da quello originario, è più denso e fibroso, e perde quindi in elasticità;
- la cicatrice determina un’interferenza a livello della fascia.
Cos’è la fascia?
Tuttora oggetto di studio, la fascia è quella rete di tessuto connettivo formato in gran parte da fibre collagene.
Essa unisce tutte le parti del corpo in un ampio sistema di trasmissione delle forze tensionali.
Ne fanno parte:
- le capsule articolari
- le aponeurosi
- tendini e legamenti
- le membrane sierose quali peritoneo, pleure e pericardio
- i connettivi più morbidi come le guaine muscolari, le meningi, il periostio e il perinevrio
- le strutture di avvolgimento dei vasi sanguigni e linfatici.
È quindi chiaro come la fascia rappresenta un network tensionale interconnesso.
Il passaggio da una struttura a un’altra avviene con una transizione graduale che permette la formazione di lunghi piani in grado di avvolgere organi e muscoli, differendo in base alla densità e all’allineamento delle fibre collagene.
Una cicatrice può causare dolore muscolare (cervicalgia o lombalgia)?
Possiamo immaginare che una cicatrice si comporti come una spilla da balia fissata ad un vestito, impedendo cioè il normale scorrimento tra i piani fasciali.
Questa restrizione di movimento, per quanto piccola, ripetuta per mesi o anni, milioni di volte, può provocare problemi che sembrano sproporzionati alla causa iniziale e che possono trovarsi distanti dalla fonte che li ha provocati.
È difficile prevedere gli effetti che una cicatrice, che sia visibile sulla pelle oppure situata internamente, potrà avere sull’organismo, perché il nostro corpo ha grandi capacità di adattamento.
Quali sono le più comuni cicatrici attive
Un intervento di chirurgia toracica può portare a dolore cervicale; una cicatrice addominale può vincolare lo scorrimento delle fasce peritoneali attraverso la formazione di aderenze, alterando la postura e sovraccaricando nel tempo il tratto lombare.
Quello che deve mettere in allerta, però, sono soprattutto le ferite andate incontro a complicazioni come infezioni (per cui magari sono state riaperte e ripulite) e quelle che si presentano con una retrazione a livello della pelle, espressione delle aderenze sottostanti.
Particolarmente importanti sono poi le cicatrici dovute ad ustioni e quelle, anche interne, a seguito della radioterapia, poiché in questi casi il tessuto guarisce con una modalità differente dalle ferite lineari come sono quelle dovuta all’incisione chirurgica, e il rischio di fibrosi dei tessuti è molto maggiore.
Cosa può fare l’Osteopatia per le cicatrici
In tutti questi casi l’intervento dell’Osteopata per le cicatrici è prezioso: può ripristinare la maggiore mobilità possibile ai tessuti, necessaria per una buona circolazione locale di sangue e linfa e per minimizzare quelle alterazioni di movimento che possono ripercuotersi a distanza.
A chi rivolgersi
L’articolo è a cura della Dott.ssa Claudia Monti, Medico Chirurgo e Osteopata.
Presso CasaMedica riceve anche la Dott.ssa Alessia Maia Lovera, Fisioterapista e Osteopata.
Per informazioni e prenotazioni:
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