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“Se l’incontinenza entra nella tua vita, non deve cambiarla.”
Lo slogan di una nota marca di assorbenti esprime un messaggio molto positivo.
Tuttavia è altrettanto vero che il ricorso a device protettivi per le fughe involontarie di urina è il fallimento per ciascun operatore sanitario che si occupa di disfunzioni del pavimento pelvico.
Oggi infatti esistono molte possibilità terapeutiche che consentono a pazienti con incontinenza urinaria di poter risolvere il problema vivendo una vita assolutamente normale e libera dagli assorbenti.
Diverse terapie per diverse forme di incontinenza
Se la definizione di incontinenza urinaria contempla qualsiasi fuga involontaria di urina, i meccanismi che possono provocarla e quindi le strategie per curarla sono differenti.
Una distinzione va fatta tra l’incontinenza urinaria da sforzo e quella da urgenza.
Nel primo caso si hanno perdite involontarie di piccole o discrete quantità di urina in occasione di qualsiasi sforzo che determini un aumento della pressione addominale.
A volte bastano un colpo di tosse, uno starnuto, una risata, il sollevamento di oggetti pesanti oppure può capitare durante l’esercizio fisico anche moderato.
L’incontinenza urinaria da urgenza invece si caratterizza per l’insorgenza di uno stimolo ad urinare improvviso, immediatamente impellente e non rimandabile.
Conseguente, è la perdita di una quantità anche abbondante di urina se non si dispone di un bagno.
In questo caso aumenta anche la frequenza con cui si ha la necessità di svuotare la vescica.
Talvolta le due forme possono coesistere.
Incontinenza urinaria da sforzo
La causa è un difetto di tipo anatomico a carico del complesso di muscoli e legamenti che costituiscono il sistema di chiusura della vescica.
La terapia è riabilitativa per le forme più lievi e chirurgica in quelle più avanzate.
Le tecniche chirurgiche si sono evolute nel tempo e oggi si eseguono interventi mini invasivi di breve durata (circa 15 minuti).
Questi interventi prevedono il posizionamento di protesi sintetiche o di agenti volumizzanti che hanno lo scopo di ripristinare il corretto meccanismo di chiusura vescicale.
Il funzionamento è analogo alla sostituzione della guarnizione di un rubinetto che perde.
Incontinenza urinaria da urgenza
Nel caso dell’incontinenza urinaria da urgenza, ad essere alterata è l’innervazione sensitiva vescicale.
Questa invia al cervello un erroneo messaggio di eccessivo riempimento quando la vescica è in realtà poco piena.
Il primo approccio è sempre di tipo riabilitativo, associato ad una rieducazione vescicale.
Quando non sufficiente, il trattamento standard prevede la somministrazione di una terapia farmacologica.
Tuttavia talvolta può essere gravata da fastidiosi effetti collaterali come ridotta secrezione salivare e lacrimale, stipsi, gastralgia o senso di confusione mentale.
Non sempre la terapia è efficace, oltre ad essere, per alcuni farmaci, molto costosa ed avere specifiche controindicazioni.
In questi casi, da alcuni anni, viene proposta l’iniezione intra vescicale di tossina botulinica.
L’iniezione ha un ottimo successo e scarsi effetti collaterali, sebbene una durata limitata nel tempo.
Questo tipo di trattamento viene eseguito in centri specializzati.
Quindi… se l’incontinenza entra nella tua vita, rivolgiti ad uno specialista per trovare la terapia personalizzata per il tuo disturbo!
A cura del Dott. Stefano Manodoro, uroginecologo.