Visita Urologica
Urologia

Visita Urologica: abbattere il muro della timidezza

Quando è indicata una visita urologica?

In primo luogo, si deve sfondare il muro di timidezza che caratterizza i giovani uomini, i quali tralasciano una prima valutazione urologica in giovane età (18-30 anni). Le corrispettive fanciulle, invece, sono già educate a prendersi cura del proprio corpo fin da adolescenti. Questo è importante per acquisire buone norme di prevenzione ed igiene, come l’autopalpazione testicolare per lo screening del tumore al testicolo (che ha un primo picco di incidenza in questa fascia d’età) e le buone norme del “safe sex” per la prevenzione ed il riconoscimento di infezioni a trasmissione sessuale.

In secondo luogo, sempre per la generalità della popolazione maschile, delle visite regolari per il controllo del tumore alla prostata dovrebbero iniziare già a partire dai 50 anni. Età indicativa che dovrebbe scendere anche a 45 anni, se gli uomini hanno un parente stretto già affetto da questa patologia. Dovrebbero poi seguire controlli annuali/biennali sulla scorta del proprio rischio personale. In fine, è già utile cominciare a prestare attenzione a quei sintomi urinari che possono inficiare la qualità di vita dell’uomo e che possono invece essere trattati fin dall’inizio, con terapie mediche o mini-invasive.

Quali sono i sintomi e disturbi che possono suggerire di una visita urologica?

Dal punto di vista sintomatologico, i motivi principali per cui si accede alla visita urologica sono le coliche renali da calcolosi reno-ureterale e le infezioni ricorrenti dell’apparato urinario. In particolare, si deve poi prestare attenzione anche alla comparsa di sangue nelle urine, come in caso di tumori vescicali, che possono presentarsi in entrambi i sessi. Per le patologie che colpiscono l’apparato genitale maschile, invece, i disturbi principali sono quelli da riferirsi all’ostruzione delle basse vie urinarie da ipertrofia prostatica benigna che si esplicitano in difficoltà alla minzione, frequenti minzioni notturne e ipovalidità del mitto.

Prof Rodolfo Hurle, Urologo a CasaMedica e Uro-Oncologo presso l’Istituto Humanitas di Rozzano