L’estratto di polline costituisce una terapia per i sintomi della menopausa relativamente recente, poiché è in commercio da circa 30 anni in Europa ma molti meno in Italia.
Deriva dalle graminacee, ma la tecnologia di produzione permette l’eliminazione di potenziali allergeni.
Non è un fitoestrogeno (come ad esempio la soia o il trifoglio rosso) e quindi non si lega ai recettori per gli estrogeni. Agisce invece a livello del sistema nervoso centrale regolando i livelli di serotonina, implicati nello scaturire delle vampate di calore.
Il beneficio apportato non sarebbe solo sulle vampate e sudorazioni, ma anche sul tono dell’umore e sulle “energie” percepite durante la giornata.
In America i farmaci veri e propri, come la paroxetina, che agiscono sui livelli di serotonina, sono stati annoverati tra le terapie non ormonali per la menopausa.
Avere una controparte naturale, derivante dal polline, è sicuramente interessante.
Avere una controparte naturale, derivante dal polline, è sicuramente interessante.
Una donna su due fa uso di medicine complementari per aiutarsi nella transizione della menopausa. Ricordiamo però che una visita ginecologica, che preveda un colloquio di più ampio respiro su questo delicato periodo, è importante. Che significato ha per me la menopausa? Come la vivo all’interno della coppia? Come posso far prevenzione per proteggere le ossa, l’apparato cardiovascolare e la mia salute in generale?
A CasaMedica ginecologhe e ostetriche sono disponibili per accompagnare le donne nel delicato passaggio di vita della menopausa.