AGNOCASTO ( VITEX AGNUS-CASTUS L.)
L’Agnocasto appartiene alla famiglia delle Verbenaceae, ed è diffuso nelle regioni umide mediterranee; si tratta di una pianta arbustiva perenne di altezza a completo accrescimento fino a 5-6cm, con goflie palmato-composte ed infiorescenze rosa-blu. In Italia l’Agnocasto cresce sugli argini dei fiumi e in luoghi umidi.
I frutti sono delle bacche nere (5mm) contenenti quattro semi estremamente duri, di odore aromatico e sapore amaro e leggermente pungente.
PERIODO BALSAMICO:
la pianta viene raccolta a fine estate.
PRINCIPI ATTIVI:
sono estratti dalle foglie e dal frutto essiccato.
NOTE STORICHE E SIMBOLISMO:
Il nome del genere deriva da “vitilium” che significa intreccio,i suoi rami venivano infatti usati essendo flessibili ma anche molto robusti , per la costruzione di palizzate di canne; il nome della specie deriva invece da “castitas” cioè castità e ” agnus” cioè agnello, in quanto si riteneva che la pianta avesse virtù afrodisiache e favorenti la castità.
Questa pianta era conosciuta sin dall’antichità ed è menzionata nelle opere di Plinio, di Ippocrate e di Dioscoride, che ne consigliavano l’uso in caso di emorragie e postumi del parto, per l’ingrossamento della milza e per i mosri di animali selvatici. Dioscoride narra che le sacerdotesse di Cerere dormivano su materassi fatti con foglie di Agnocasto per allontanare desideri impuri.
Il suo nome comune, “pepe del monaco” testimonia dell’uso che veniva fatto del suo frutto come spezia da cucina, durante il Medioevo, per aiutare i religiosi a mantener i loro voti di castità.
PROPRIETA‘:
l’Agnocasto è tradizionalmente usato come coadiuvante nel trattamento di numerosi disturbi femminili, quali: polimenorrea (mestruazioni frequenti) anche associata a disturbi della fertilità o al periodo del climaterio, amenorrea secondaria (assenza delle mestruazioni), specie se successiva ad assunzione di estroprogestinici di sintesi, iperprolattinemia, sindrome premestruale con mastodinia (dolore la seno)
L’utilizzo tradizionale è giustificato da numerosi studi che testimoniano l’effetto stimolante la produzione di progesterone e modulante sui livelli del progesterone stesso, effettuata dall’Agnocasto.
Di seguito gli usi più comuni, da concordare sempre con uno specialista:
- Sindrome premestruale: la somministrazione di agnocasto può portare blando sollievo per i sintomi connessi alla sindrome premestruale, dal dolore ai muscoli agli arti inferiori gonfi, passando per l’ipersensibilità del seno ma anche ansia, irritabilità e sbalzi d’umore. Questo semplicemente perché molti dei disturbi sono causati da un eccesso di produzione di prolattina, che il frutto può aiutare a contenere;
- Ciclo irregolare: il falso pepe è da tempi antichi utilizzato per regolare il ciclo mestruale, poiché agendo sull’ipofisi permette di equilibrare il rilascio e il controllo degli ormoni progestinici, riportando il ciclo stesso su una corretta distanza e durata temporale;
- Disturbi generici durante il ciclo: la pianta può essere indicata anche per controllare quei disturbi che avvengono specificatamente durante il ciclo, come il dolore al basso ventre, gli spasmi interni, le vertigini e il senso di spossatezza generale;
- Riproduzione: sin dai tempi antichi si è ritenuto che l’agnocasto potesse configurarsi come un potente rimedio alla fertilità, soprattutto in quelle coppie che tentano invano di avere un figlio. Negli ultimi decenni parte della tradizione è stata confermata: proprio perché aiuta a regolare la produzione e il rilascio di prolattina, può contribuire a ridurre quei fattori limitanti della capacità di procreare, quali ad esempio un ovaio policistico;
- Menopausa: il raggiungimento della menopausa è un momento della vita complesso per la donna, perché l’intero metabolismo ne risente, modificandosi di conseguenza. Dalle tipiche vampate di calore alla ritenzione idrica e la perdita di capelli, l’agnocasto pare sia indicato a riequilibrare il rilascio di ormoni, rendendo questa fase più serena;
- Altri usi: oltre ai disturbi connessi alla sfera intima femminile, l’agnocasto può avere degli effetti calmanti, anti-stress e contro l’ansia, a cui si aggiunge la capacità di agevolare il sonno. Non è però tutto: anche negli uomini può essere indicato, in quei rari casi di iper-produzione di prolattina.