Quando il nostro smartphone si scarica abbiamo due possibilità: o lo colleghiamo ad una presa di corrente e aspettiamo che si ricarichi, oppure, quando non è possibile, possiamo attivare il risparmio energetico. In questo caso le prestazioni vengono ridotte al minimo, e si va comunque verso l’esaurimento della batteria, solo un po’ più lentamente.
Noi non siamo troppo diversi dai nostri telefoni, solo che abbiamo dimenticato cosa significhi davvero ricaricarsi: viviamo costantemente nella modalità di risparmio della batteria, e ci concediamo delle pause solo quando non possiamo proprio farne a meno. Se è vero che i nostri ritmi di vita sono frenetici e lasciano poco spazio al relax, è vero anche che spesso non siamo in grado di utilizzare quei momenti per rigenerarci davvero.
Se la nostra quotidianità è faticosa, frustrante o spiacevole, non appena ne abbiamo la possibilità tendiamo ad evadere: scegliamo attività che ci permettano di dimenticarci di noi stessi e della nostra vita, come sprofondare in una serie tv, perderci sui social, esagerare con gli aperitivi e così via. Non a caso, quando siamo stanchi diciamo che sentiamo il bisogno di staccare la spina. Ma se stacchiamo la spina, come facciamo a ricaricarci?
In questo contesto le nostre vacanze diventano spesso un’ulteriore fonte di stress: mangiare e bere in maniera smodata, ribaltare il ritmo sonno-veglia, fare viaggi estenuanti e preoccuparsi costantemente di come apparire in foto ci allontana ancora di più dal nostro centro, impedisce il raccoglimento necessario al vero riposo.
Se siamo in ferie, o la mole di lavoro diminuisce, approfittiamo di questo momento privilegiato per mettere in pratica alcuni principi della mindfulness, e rendere la nostra vacanza davvero rigenerante:
Ascoltare i ritmi del corpo Andare a dormire quando si ha sonno, alzarsi senza la sveglia, riposare quando si è stanchi e attivarsi quando le energie aumentano. Può sembrare una banalità, ma non lo facciamo quasi più.
Nutrirsi Abbiamo tempo per fare la spesa con calma, lontani dai supermarket, scegliere con cura il cibo e cucinarlo con amore, ogni giorno. Prendiamoci del tempo per capire cosa desideriamo mangiare, e per gustarcelo con calma.
Riprendere contatto con la natura Per molti l’estate è il momento delle gite al mare o in montagna, ma non è necessario fare tanta strada per ritrovarci per qualche ora (o magari qualche giorno) lontani dalla città. Immergersi nella natura aiuta a riconnetterci con i nostri ritmi, con i nostri bisogni, riduce all’essenziale il pensiero e fa emergere desideri profondi.
Coltivare le relazioni Non solo sfavillanti selfie durante party memorabili, ma anche più tempo per vivere serenamente gli affetti, rivedere vecchi amici o andare a trovare persone lontane.
Tempo per la pratica! Una piccola sequenza di yoga al mattino, la respirazione consapevole prima di dormire, la meditazione camminata, magari nel parco, un mandala da colorare… tutto quello che non riusciamo proprio a concederci durante il resto dell’anno.
Vacanza significa mancanza, essere vuoti, liberi. Non solo liberi dalle nostre normali occupazioni, ma anche da ruoli, schemi, ritmi di vita che non ci appartengono. Quest’estate lasciamo a casa il telefono ogni tanto e ricarichiamo noi stessi.
[contributo della dr.ssa Irene Cocchi, Laureata in Scienze e Tecniche psicologiche, specializzata in Mindfulness-Based Stress Reduction]