L’artrosi è una malattia degenerativa a carico della cartilagine dell’articolazione. I sintomi più comuni sono dolore, rigidità e ingrossamento dell’articolazione.
Il dolore, che è frequentemente il sintomo più precoce, si aggrava sotto carico e con il movimento, e quindi tende a farsi più grave nel corso della giornata.
Le terapie
Le terapie comunemente impiegate sono gli antinfiammatori, purtroppo non privi di effetti collaterali; si propongono spesso anche infiltrazioni di acido ialuronico o cortisone. Talvolta è necessario addirittura ricorrere alla chirurgia (artroscopia o impianto di protesi).
Per questi motivi, è crescente l’interesse verso terapie ben tollerate sul lungo termine e possibilmente non invasive.
Perché l’agopuntura
Una recente meta-analisi del settembre 2016 (pubblicata sulla rivista Journal of Bone & Joint Surgery) è andata ad analizzare dieci studi scientifici sull’efficacia dell’agopuntura, randomizzati e controllati verso placebo o trattamento usuale o nessun intervento, per il dolore cronico al ginocchio dovuto ad artrosi.
Gli autori della ricerca hanno avuto riscontro positivo di quella che è già l’esperienza clinica dei medici che praticano l’agopuntura, e dei pazienti che ne beneficiano.
L’agopuntura, infatti, si è dimostrata superiore nel migliorare il dolore e la funzionalità articolare nel breve termine (fino a 13 settimane), quando comparata con il gruppo controllo. Inoltre si è rilevato che l’agopuntura mantiene una migliore funzionalità del ginocchio anche a lungo termine (fino a 26 settimane). I risultati sono quindi estremamente positivi.
A nostro parere un approccio integrato interessante può prevedere una valutazione posturale, l’agopuntura come terapia antinfiammatoria e antalgica, ed esercizi fisioterapici per un rinforzo muscolare mirato. Nello specifico, infatti, anche in caso di patologie degenerative come l’artrosi, risulta utile intervenire sulla postura del soggetto ad esempio con trattamenti osteopatici uniti ad esercizi posturali mirati. In questo modo si può ripristinare una biomeccanica più fisiologica delle strutture e ridurre così il carico sulle articolazioni sofferenti.