La sindrome del tunnel carpale è un disturbo che provoca dolore, senso di intorpidimento e formicolio a livello del polso e della mano,
Il tunnel carpale è una struttura osteo-legamentosa, fatta ad arco e situata tra la parte interna del polso e il palmo della mano. È chiamato tunnel perché passano attraverso tendini e il nervo mediano. Nella sindrome del tunnel carpale il nervo è compresso dall’aumento di dimensioni dei tendini a seguito di più circostanze e pertanto risulta sofferente.
La sofferenza nervosa si traduce in senso di formicolio, riduzione della sensibilità del primo dito, dell’indice e del dito medio, sensazione come di “scossa elettrica” nelle medesime parti, difficoltà al movimento del polso.
Tipico è l’inasprimento dei sintomi nelle ore notturne.
Fattori e cause
I fattori predisponenti sono sicuramente la storia familiare, il sesso (colpisce prevalentemente le donne), la conformazione anatomica del tunnel carpale, la gravidanza, l’obesità, l’ipotiroidismo e alcuni tipi di lavoratori che sollecitano il polso (musicisti, autisti per esempio). La diagnosi viene posta in relazione alla sintomatologia e l’entità della lesione nervosa è stabilita da un esame strumentale, l’elettromiografia. Il trattamento standard nei casi di grave compromissione nervosa è chirurgico. Nei casi dei media e lieve gravità il trattamento è sintomatico con farmaci antinfiammatori.
Perché l’agopuntura
Sono stati condotti numerosi studi che dimostrano l’efficacia del trattamento agopunturistico. Nel più recente (pubblicato sulla rivista “Journal of Acupuncture and Meridian Studies” a fine 2014) sono stati messi a confronto il trattamento con agopuntura e terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei in pazienti. I risultati evidenziano come con l’agopuntura si assista ad una drastica riduzione del dolore, sensibile aumento della capacità di movimento, netto miglioramento della qualità del sonno (ridotti i risvegli notturni per il dolore), modificazioni nelle aeree cerebrali coinvolte nei meccanismi del dolore, modificazioni positive dei parametri elettromiografici. Tutto questo incoraggia l’accesso a trattamento con agopuntura in particolare in casi in cui non è presente una grave compromissione nervosa (situazione per la quale è indicato l’intervento chirurgico) con conseguente abbandono o contenimento dell’uso dei classici farmaci non steroidei. L’agopuntura è quindi particolarmente indicata in tutte quelle persone che non vogliono o non possono assumere antinfiammatori a causa di allergie o di gastropatie (ulcera gastrica o duodenale, gastrite), o in corso di trattamento con terapia anticoagulante orale, o donne in gravidanza.
Dott.ssa Sheila Varesano, medico chirurgo, specialista in Anestesia e Rianimazione ed agopuntore.