L’episiotomia è una comune procedura eseguita qualche istante prima del parto per evitare che si creino importanti lacerazioni vulvari e vaginali. Le raccomandazioni internazionali vorrebbero limitare il più possibile l’utilizzo di questa procedura a casi selezionati. In realtà in Italia l’episiotomia è ancora largamente utilizzata dalle ostetriche e dai medici, sfiorando purtroppo il 50% di applicazione nelle nullipare e il 15% nelle pluripare.
Il primo effetto collaterale dell’episiotomia è il dolore al perineo dopo il parto, che va notevolmente ad interferire con le attività quotidiane della donna e l’esperienza stessa di maternità. È stato stimato che il 20-25% delle donne avvertono dolore per 2 settimane dopo il parto e che un 10% continua a percepirlo fino a 3 mesi dopo la nascita del bambino.
La strategia comunemente utilizzata per far fronte al dolore perineale è l’utilizzo di anti-infiammatori per bocca, i quali però non sono privi di effetti collaterali sia per la madre (disturbi soprattutto a carico dello stomaco) che per il bambino (non è ancora del tutto noto il possibile impatto degli analgesici che giungono al neonato attraverso il latte materno).
In questo scenario, l’agopuntura appare avere un ruolo cruciale, considerate le sue ben note capacità antidolorifiche a livello muscolo-scheletrico. In particolare esiste una tecnica chiamata “Agopuntura Polso-Caviglia”, che si è dimostrata essere efficace nell’alleviare il dolore post-episiotomia, grazie ad uno studio condotto all’ospedale San Gerardo di Monza.
Durante questo studio, veniva proposto alle donne che erano state sottoposte ad episiotomia di applicare un ago molto sottile alla caviglia subito dopo il parto. L’ago era posto superficialmente sottocute, alla caviglia destra, veniva fissato con un cerotto e rimosso alla dimissione (2-3 giorni dopo il parto). I risultati dello studio mostrarono come soltanto il 38% delle donne trattate con agopuntura – a differenza del 100% delle pazienti che non avevano ricevuto questo trattamento – avevano provato dolore perineale e quindi erano ricorse all’assunzione di anti-dolorifici convenzionali (ibuprofene per lo più). Questi dati testimoniano quindi una netta riduzione del dolore nelle pazienti trattate con agopuntura.
È interessante notare come nessuna delle donne sottoposte ad agopuntura avesse avuto effetti collaterali, anzi la maggior parte delle partecipanti allo studio riferirono un alto grado di accettabilità dell’ago (nessuna rimozione dell’ago alla caviglia prima della dimissione).
Il periodo del post-partum è un periodo molto delicato per una donna, sia fisicamente che da un punto di vista emotivo. Per questo è particolarmente importante migliorare la condizione fisica delle neo-mamme aiutandole a far fronte al dolore dovuto all’episiotomia. Considerati i possibili effetti collaterali dei comuni anti-infiammatori, l’agopuntura rappresenta una valida ed efficace alternativa ad essi.
Le donne che fossero interessate possono riferirsi ad un medico agopuntore, con esperienza nella tecnica “Polso-Caviglia”.
Bibliografia
Marra Chiara et al. Wrist-Ankle Acupuncture as Perineal Pain Relief After Mediolateral Episiotomy: A Pilot Study. The Journal of Alternative and Complementary Medicine. 2011.
Articolo a cura di Chiara Marra, ginecologa e agopuntore presso CasaMedica